Trani: due giorni positivi per la Fondazione Seca

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È tempo di bilanci per il Polo museale di Trani, dopo la «due giorni» di sabato e domenica scorsi dedicata sia alla festa per il primo anniversario.

Dall’inaugurazione, sia a «Liberi di leggere», la rassegna per la Giornata mondiale del libro, organizzata da Consiglio regionale della Puglia e Teca del Mediterraneo, in collaborazione con la Fondazione Seca, gestore della struttura museale.

Centinaia di visitatori hanno partecipato agli eventi del fine settimana appena trascorso, a partire dagli appassionati di filatelia, per l’intera giornata di sabato a caccia dell’annullo postale sulle cartoline celebrative fatte stampare per l’occasione dalla Fondazione Seca.

Poi, alla sera, una Basilica cattedrale stracolma di pubblico ha ospitato la pregevole esecuzione del Requiem di Mozart, proposto dall’Orchestra della Città metropolitana di Bari. Concerto impreziosito da 173 elementi, tra musicisti e coristi, quattro solisti e l’impeccabile direzione del Maestro Vito Clemente. A precederlo, la simpatica riproposizione del celebre pezzo di Jerry Lewis, «The typewriter», interpretato da Francesco di Tondo, ed un video racconto di un anno di Polo museale.

Ed ancora, una domenica interamente dedicata alla lettura, con presentazioni di libri, scambi di volumi, reading e tante emozioni. L’ultima delle quali ha toccato le corde dell’anima grazie alla lettura di testi braille di Luigi Mangia, protagonista cieco di un recital particolarmente coinvolgente, avendo invitato il pubblico a bendarsi per meglio immedesimarsi nell’esperienza sensoriale.

«La crescita di questo sistema museale – ha sottolineato il rettore della cattedrale e direttore del Museo diocesano, don Nicola Maria Napolitano, con riferimento a tutte le realtà del Polo museale, di proprietà della Diocesi di Trani e condotto dalla Fondazione Seca – non può prescindere dalla coralità. Solo questa è la strada per un successo pieno e duraturo».

Anche per l’ideatore della Fondazione Seca, Natale Pagano, nonché presidente e vice presidente, rispettivamente Isabella Ciccolella e Domenico Cotugno, «il successo di una realtà come questa sono proprio il gioco di squadra e l’apertura al territorio ed alla condivisione».

Una struttura mai così ricca di contenuti (museo delle macchine per scrivere, museo diocesano e museo ebraico Sant’Anna) ma, soprattutto, sempre più viva e partecipata: nel primo anno almeno 30 concerti, centinaia di convegni, 20mila visitatori (di cui almeno 50 personalità celebri in Italia e all’estero) e, soprattutto, 470 macchine per scrivere, un’intera storia in un solo palazzo.

Un museo moderno, frizzante, che promuove cultura senza barriere culturali. Il primo anno è alle spalle, ma è solo un punto di partenza.

Fonte Ufficio Stampa

di Antonio Carbonara

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