Trani. Il tesoro di Giustina. Trionfale esito della campagna di reward crowdfunding del Progetto Giustina Rocca per valorizzare la figura della prima donna avvocato della storia

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Trani. Il tesoro di Giustina.

Trionfale esito della campagna di reward crowdfunding del Progetto Giustina Rocca per valorizzare la figura della prima donna avvocato della storia

A più di una settimana dalla chiusura della raccolta fondi, superato sulla Piattaforma Eppela l’obiettivo dei 6.000 euro per realizzare l’iniziativa promossa dalle Associazioni Marluna Teatro e Miranfù Beebliocar e sostenuta dal comune di Trani

 

 

Un successo la campagna di reward crowdfunding del Progetto Giustina Rocca per valorizzare la figura della prima donna avvocato della storia, vissuta a Trani cavallo tra XV e XVI secolo. A più di una settimana dalla chiusura della raccolta fondi, è stato superato sulla Piattaforma Eppela l’obiettivo dei 6.000 euro per realizzare l’iniziativa promossa dalle Associazioni Marluna Teatro e Miranfù Beebliocar e sostenuta dal comune di Trani.

La campagna, senza scopo di lucro, era partita esattamente un mese fa, l’11 aprile scorso, con la prima donazione effettuata dal sindaco della città di Trani, Amedeo Bottaro, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nella sala giunta del Comune. Il progetto di comunità, che si concretizzerà a settembre, rilancerà attraverso un programma eterogeneo di iniziative culturali la figura della giurista tranese a cui nel 2022 è stata intitolata la torre più alta della Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo.

Entusiasti i promotori che stanno promuovendo l’iniziativa civica mossi dall’amore verso la città e impegnati da anni nel favorire la sua evoluzione culturale. Varie le professionalità in campo per accendere i riflettori su una figura storica importantissima per Trani e restituire con una serie di iniziative la centralità che merita la prima avvocato donna della storia: il libraio Enzo Covelli, l’attrice e formatrice teatrale Maria Elena Germinario, il progettista della campagna Norberto Soldano, la guida turistica della Regione Puglia Mariagrazia Marchese, la giornalista Annamaria Natalicchio e la grafica Laura Santomauro. Il progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo teatrale, che sarà a cura di Marluna Teatro, la pubblicazione di un racconto illustrato e poetico con la supervisione di Enzo Covelli e l’elaborazione di un itinerario turistico inedito, ideato da Mariagrazia Marchese, che ripercorrerà i luoghi che hanno interessato la biografia di Giustina Rocca, con riferimento al XV e XVI secolo, e metterà in evidenza i rapporti della città di Trani con la Serenissima. Alla giornalista Annamaria Natalicchio il compito di diffondere la notizia, mentre Laura Santomauro ha ideato il logo e lo sviluppo dei contenuti digitali.

A fronte di una donazione minima di 20 euro ciascun sostenitore della campagna ha diritto ad una ricompensa, ecco spiegato il termine “reward”, consistente in un biglietto per lo spettacolo dal vivo, una copia cartacea della pubblicazione su Giustina Rocca e un ticket per le visite guidate.

Sulla piattaforma https://www.eppela.com/projects/9974 sarà ancora possibile donare, nonostante siano stati raccolti più di 6 mila, la raccolta fondi terminerà il giorno 19 maggio 2023.

«È uno strumento partecipativo dal basso, l’intuizione è stata vincente – sottolinea Norberto Soldano – è la prima campagna di questo genere riuscita nel nostro territorio, di questo siamo fieri perché consapevoli che il progetto sia stato comunicato in maniera efficace e che il nostro impegno sia stato premiato tanto da interessare più di cento adesioni di altrettanti donatori, alcuni dei quali hanno voluto rimanere anonimi, sostenitori che si sono uniti ai partner della prima ora quali l’Associazione Donne Giuriste Italia, la scuola secondaria di primo grado Rocca-Bovio-Palumbo cointestata alla stessa Giustina Rocca e l’emittente televisiva locale Teleregione Color».

Un progetto che ha coinvolto direttamente la società civile e le istituzioni. Tutti i promotori del progetto ringraziano coloro che hanno creduto in questa iniziativa e nello strumento innovativo di raccolta fondi di reward crowdfunding e, in particolare, Carlo de Girolamo Costruzioni Srl, Palazzo delle Arti Beltrani, Biblioteca comunale Giovanni Bovio, Casa editrice Duepuntozero, Sporting club Trani, ass. Tranensis, Università della terza età Trani, Auser, International Trani Tango, Bar dello studente, Fidapa Trani, Ordine degli avvocati Trani, Pro loco Turenum Trani.

 

La storia. Le fonti ci restituiscono Giustina Rocca pronunciare come avvocato del foro di Trani una sentenza arbitrale in presenza del governatore veneto della città, Ludovico Contarini.

L’episodio è raccontato nelle pagine del De Iure Patronatus di Cesare Lambertini, stampato nel 1533. Sappiamo dal trattato che, nel 1500, la nobildonna, dotata di grande ‘auctoritas’ e di grandi conoscenze giuridiche, fu scelta come arbiter in una controversia ereditaria tra due suoi nipoti. Giustina, il giorno 8 aprile 1500, pronunciò in lingua volgare, per farsi comprendere dal folto pubblico di concittadini, la sentenza di tale arbitrato nel palazzo del tribunale di Trani e, per l’ufficio svolto, pretese ed ottenne che le fosse pagata la stessa trigesima di compenso stabilita per gli arbitri uomini.

Donna di indiscusso talento, la Rocca, figlia di Orazio, oratore al Senato di Napoli, e moglie di Giovanni Antonio Palagano, Capitano Regio della città di Trani, trovò nel padre e nel marito due alleati che le permisero di emergere nella professione. Ma fu un caso isolato, dal momento che nel resto d’Italia ed anche d’Europa non era consentito alle donne il patrocinio legale. Trani, nel 1500, era una città ricca, evoluta, attiva nel commercio marittimo e in contatto con il bacino del Mediterraneo, pregna della cultura rinascimentale che rivalutò la figura della donna in molti campi. Secondo quanto ci è stato tramandato, la donna nella sua lunga carriera si occupò anche di questioni diplomatiche, riguardanti soprattutto i rapporti tra la città di Trani e Venezia, fatto che la legò al nome della Serenissima. La sua figura ha ispirato il personaggio di Porzia di Belmonte nell’opera teatrale ‘Il Mercante di Venezia’ (1596-1598) di William Shakespeare. Di Giustina Rocca rimane un epitaffio funebre inciso su una stele scritto in occasione della prematura scomparsa della figlia Cornelia, conservato nel Museo diocesano di Trani.

A lei sono state dedicate strade nelle città di Trani e Bari, oltre che la co-intestazione di una scuola media nella sua città.

Il Progetto Giustina Rocca è sulle pagine FB Giustina Rocca e instagram giustina_rocca

redazione

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