Due immobili, l’intero capitale di due società con sede a Milano e Barletta, entrambe operanti nel settore della vendita di materiale in plastica, numerosi conti correnti e altri rapporti bancari: sono i beni per un valore di 3,6 milioni di euro sequestrati dalla Guardia di finanza, su disposizione del gip di Trani, a un imprenditore di Barletta. La somma è pari alla frode fiscale contestata.
Dalle indagini è emersa l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, fra il 2010 e il 2013, al fine di evadere l’Iva. Le fatture erano emesse da società fittizie, “cartiere”, sparse su tutto il territorio nazionale. In questo modo, inoltre, l’imprenditore era in grado di offrire sul mercato prodotti a prezzi concorrenziali, con un effetto distorsivo nei confronti degli altri operatori.
Ansa
di Antonio Carbonara