Tre cantine pugliesi premiate tra i “Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023”

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Cantele” di Guagnano (Le), “Gianfranco Fino” di Manduria (Ta) e “Polvanera” di Gioia del Colle (Ba) nella prestigiosa Guida del Corriere della Sera. Emiliano e Pentassuglia: “È la Puglia dell’eccellenza, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale”

Un 2022 ricco di meritati riconoscimenti per la vitivinicoltura di Puglia. A pochi mesi dalla premiazione di tre cantine pugliesi, menzionate nella prestigiosa lista delle eccellenze enogastronomiche italiane 2022, la Puglia compare in un’altra importante Guida del Corriere della Sera. Si tratta dei “Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023” di Luciano Ferraro e Luca Gardini, con la prefazione del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo. Sono tre le aziende vinicole, Cantele di Guagnano (Le), Gianfranco Fino di Manduria (Ta) e Polvanera di Gioia del Colle (Ba), scelte dalla Guida per qualità delle loro etichette e sostenibilità dei processi produttivi.

“Li hanno definiti vignaioli coraggiosi, uomini e donne che con la loro lungimiranza, passione, intuito e perseveranza – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – hanno sfidato gli effetti di un difficile biennio pandemico e di una crisi climatica affatto favorevole per i raccolti. Ma che sono riusciti, nonostante tutto, a mantenere alta, anzi altissima, una qualità enologica che è un vanto per tutta la nostra regione. Tutto questo – prosegue – attraverso un approccio green della produzione che assicura un basso impatto ambientale. Non posso che ringraziare le tre cantine menzionate nella Guida, Cantele, Gianfranco Fino e Polvanera, perché non solo danno visibilità a tutta la vitivinicoltura pugliese, tra i fiori all’occhiello del sistema agroalimentare regionale e nazionale. Ma anche perché ricordano, a noi e a tutti gli appassionati del vino, agli esperti enologi, agli operatori del settore, che è possibile mantenere alta la qualità e rispettare, al contempo, le risorse naturali. È possibile offrire un prodotto straordinario da vitigni autoctoni riducendo quasi allo zero l’impatto della produzione su acqua, aria, suolo e biodiversità di cui è ricchissima il nostro territorio. La Guida del Corriere della Sera ci accompagna alla scoperta del buon bere ma nel pieno rispetto dell’ambiente. E ci ricorda altresì che la nostra Regione, le nostre cantine e gli imprenditori stanno facendo sforzi enormi per mantenere solide tradizioni millenarie e cogliere, al tempo stesso, la sfida dell’innovazione, a garanzia della sostenibilità economica e ambientale”.

La Guida a migliori 100 vini e vignaioli d’Italia edita dal Corriere della Sera racconta in questa edizione 2023 “l’impegno di chi non si arrende ai mutamenti climatici – come ha scritto lo stesso autore Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera – di coloro che si impegnano, tra le vigne e le cantine, a garantire la continuità del sistema di relazioni e di contatti umani, di fatturati e di crescita sociale legati al Vigneto Italia”.

“La presenza di tre importanti etichette all’interno di una prestigiosa Guida è certamente un’ulteriore attestazione del valore qualitativo delle nostre produzioni – sottolinea l’assessore regionale, Donato Pentassuglia – e una conferma delle straordinarie potenzialità della vitivinicoltura pugliese. Si tratta di tre cantine, quelle menzionate, che hanno alle spalle storie e tradizioni tramandate di generazione in generazione ma che hanno saputo investire idee, risorse, umane ed economiche, in innovazione di processo e di prodotto. Sono tanti i nostri imprenditori che hanno scelto oggi di coltivare in regime biologico, con impianti moderni e sostenibili di vinificazione e modalità di gestione dei vigneti senza all’uso indiscriminato di fitofarmaci ed erbicidi, al fine di mantenere elevata la fertilità del terreno a lungo termine.  I nostri vignaioli si stanno dotando della cosiddetta viticoltura di precisione, che attraverso un monitoraggio scientifico dello stato di salute delle piante e degli eventi atmosferici consente di prevenire o agire tempestivamente contro eventuali fitopatie riducendo, al contempo, il rischio di utilizzo di prodotti chimici. Sono queste alcune delle peculiarità della vitivinicoltura pugliese con le quali i nostri imprenditori riescono valorosamente a far fronte ad aventi climatici sempre più estremi, ora siccitosi ora connotati da violente piogge e grandinate. Sono molto fiero del nostro sistema d’impresa vitivinicolo e delle loro produzioni, dei riconoscimenti che le nostre cantine ricevono, non solo per qualità ma anche per l’amore, il rispetto, la cura che ci mettono verso noi consumatori e l’ambiente in cui viviamo, le sue inestimabili risorse naturali che sono la vera ipoteca per il futuro delle giovani generazioni”.

Redazione

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