Domani 21 giugno il tributo al grande impresario Gino Russo, recentemente scomparso, al Butterfly cafè di Trinitapoli (BT).
Un incontro con i giovani per parlare di aspirazioni e sogni da perseguire e di vita come bene primario da tutelare
«Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro!». È ispirata a questa celebre frase del pontefice Giovanni Paolo II, la giornata in cui Trinitapoli ricorda uno dei suoi figli più noti, prematuramente scomparso. Il tributo a Gino Russo, interamente dedicato ai giovani, domani nella città ofantina, a partire dalle ore 21,30.
Nell’ambito dei festeggiamenti della Festa del Sacro cuore, la parrocchia del Cristo Lavoratore incontra i giovani in un luogo da loro molto frequentato, il Butterfly cafè, circondato da un vasto e curatissimo parco. Nell’occasione sarà ricordato l’impresario di spettacolo, tra i più importanti manager e organizzatori di eventi del sud Italia, scomparso lo scorso 16 marzo a soli 55 anni. Quando ha iniziato, Russo era un ragazzo che, seppure nato in una città di provincia, è riuscito a realizzare i suoi sogni e anche quelli di molti che, grazie alla sua professionalità, hanno potuto ascoltare dal vivo i propri idoli musicali che alle nostre latitudini non si erano mai visti. A lui dobbiamo la presenza in Puglia di grandi star della musica internazionale e nazionale: da Elton John a Trani ai Simply Red a Taranto, da Michael Bublé e Jamiroquai a Barletta ad Al Jarreau a Lecce; da Joe Cocker ai nostri Pino Daniele, Francesco de Gregori, Fiorella Mannoia, Zucchero. Con un capolavoro nel suo palmares: il merito di aver portato nell’Anfiteatro Mediterraneo di Foggia il menestrello del rock, Bob Dylan, poi insignito, per l’alto valore delle sue canzoni, anche del premio Nobel per la letteratura.
Era un uomo riservato Gino Russo, al quale piaceva godere, dietro le quinte, dell’entusiasmo del pubblico che si divertiva ai concerti da lui organizzati. Era comunque un entusiasta della vita, e lo testimoniano le sue stesse parole, quasi un testamento spirituale, che sembrano essere germinate proprio dalla citazione di Karol Wojtyła: «Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita come avete sempre immaginato. lo ho inseguito il mio sogno da ragazzo di provincia portando in Puglia e nella terra dove sono nato e cresciuto tanti artisti italiani ed internazionali, tra mille immancabili difficoltà superate con responsabilità, rendendo possibile il desiderio di tanti giovani: ascoltare dal vivo i loro artisti preferiti, creando lavoro per molti di loro con l’opportunità di viverli da vicino. Per questo motivo ho sempre sostenuto in tutta la mia esistenza che vale sempre la pena credere nei propri sogni, non importa quanto essi possano sembrare impossibili».
Un grande insegnamento e un grande sprone per tanti.
Durante la serata del 21 giugno un’altra testimonianza forte per i giovani affinchè non sprechino la propria vita, ma siano pienamente se stessi, sviluppando al meglio tutti i propri talenti e le proprie potenzialità, cercando di costruirsi compiutamente come persone, sarà quella di Giorgia Benusiglio. Classe ’82, aveva solo 16 anni quando ebbe la sua unica esperienza con la droga che le stava per costare la vita. Dopo l’assunzione di mezza pastiglia di ecstasy, tagliata con piombo e arsenico, infatti, il suo fegato andò in necrosi. Fu salvata da un miracoloso trapianto, che comunque l’ha obbligata ad una vita sul filo della sopravvivenza per il rischio altissimo di cancro o infezioni, fino a pesare solo 27 chili. Da anni, in qualità di testimone diretta, spiega a studenti, genitori ed educatori, in giro per tutta Italia, che le droghe sono pericolose, raccontando i dettagli della sua vicenda e trasformandola in una lezione di vita e prevenzione, con lo scopo di sensibilizzare in particolar modo i più giovani su una tematica particolarmente attuale: la pericolosità dell’assunzione anche solo occasionale di sostanze stupefacenti e delle loro ripercussioni sulla salute e sulla vita di ognuno, bene primario e assoluto da tutelare.
Da una tragica vicenda personale, Giorgia è riuscita a uscire più forte che mai, con un obiettivo preciso: quello di convincere ragazzi, adolescenti e maggiorenni, a non assumere mai alcun tipo di droga, per non rischiare, come lei, di sprecare la vita. La sua storia ha avuto un forte impatto mediatico che l’ha portata negli anni ad essere ospite di tantissimi programmi televisivi come Matrix, Verissimo, Maurizio Costanzo Show, Uno Mattina, Racconti di vita, Pomeriggio 5, Mattino 5, Domenica In, Le Iene, Porta a Porta.
Giorgia Benusiglio ha già all’attivo due libri scritti sulla sua vicenda “Vuoi trasgredire? Non farti!” e “Io non smetto, la vita è uno sballo”, ha tenuto più di tremila conferenze, ogni anno incontra circa 90mila persone in tutta Italia e si appresta a raccontare la sua storia anche ai giovani di Trinitapoli che vorranno ascoltarla.
redazione