Trivelle, incontro ieri a Lecce con sindaci e rappresentanti associazioni del territorio

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Oggi è stato messo un primo tassello per far comprendere l’inutilità, in termini energetici, e il danno, in termini ambientali, che le trivelle provocheranno alle nostre comunità pugliesi”. Lo dichiara Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente della Regione Puglia, a margine del primo incontro che si è tenuto questa mattina a Lecce, presso la sede della Regione, in cui sono stati riunite le associazioni del territorio e i rappresentanti degli enti locali della provincia di Brindisi e Lecce, tra cui erano presenti il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e la presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone. L’obiettivo dell’incontro, a cui ha partecipato anche il professore Ferdinando Boero – già ordinario di Zoologia e Biologia Marina all’Università del Salento, e oggi chair alla Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli – è stato quello di fornire delle informazioni chiare sui danni che queste attività estrattive provocheranno alla Puglia.

 

“Partiamo dai territori per creare consapevolezza – prosegue l’assessora – noi abbiamo abbracciato con il Pnrr la necessità di una transizione energetica che riguarda l’abbandono dei combustibili fossili per passare a fonti energetiche più sostenibili, soprattutto le rinnovabili, su cui la Puglia ha una posizione di preminenza in Italia. Le trivelle vanno contro le prescrizioni dell’Unione Europea. È una scelta che non ha senso. Una scelta dannosa, perlopiù. Perché per cercare gli idrocarburi in mare si faranno delle prospezioni con gli argani, che sono una fonte di rumore fortissimo, secondi solo alle esplosioni atomiche sott’acqua e c’è un’amplissima letteratura che dice che influenzano il funzionamento degli ecosistemi. Questo per quanto riguarda le prospezioni. Per quanto invece riguarda le perforazioni si esporrà a uno stress enorme le comunità che vivono sui fondali. Poi c’è il rischio di fuoriuscite di idrocarburi o altro. È altissimo il rischio di danneggiare gli ecosistemi marini e di conseguenza le comunità pugliesi che vivono e traggono la loro economia dal mare”.

 

Per questa ragione Maraschio ha deciso di costituire un team tecnico/scientifico, composto da Ferdinando Boero, Vito Felice Uricchio, direttore dell’Istituto di Ricerca Sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Angelo Tursi, professore ordinario di Ecologia applicata presso l’Università di Bari. “Chiederò un appuntamento al ministro Pichetto Fratin e da questi tavoli di consultazione sul territorio emergerà una linea che dovrà essere condivisa con i consiglieri regionali, partendo da una mozione anti trivelle che è già stata approvata – conclude l’assessora – e dai parlamentari che hanno a cuore il tema. Il territorio sia compatto, così orienteremo le scelte del Governo verso la tutela dell’ambiente e del mare”

 

Il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 23 gennaio, alle ore 11.00, presso la sede della Regione Puglia a Bari, in via Gentile, con gli amministratori delle comunità pugliesi della provincia di Bari, Foggia, Bat e Taranto.

Redazione

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