Tre amiche alla vigilia di Natale, solito giro di aperitivi tra centro e città vecchia. Al secondo spritz trovano un tavolino alto a Bari vecchia e si siedono a ciarlare. Una turista belga, appena arrivata in città, si avvicina e chiede loro, in inglese, cosa sia tutta quella gente in giro. È stata fortunata Mariska, le tre amiche parlano inglese e le raccontano tutto di Bari e i baresi alla vigilia di Natale. E della città vecchia, delle chiese, dei posti da vedere. “Ma stasera dove posso mangiare?”
“Vieni a casa mia”, dice una delle tre e le scrive l’indirizzo su un tovagliolino.
Ed è così che alle 20 Mariska suona al citofono e si presenta con una bottiglia di spumante a un tipico cenone barese. Nonni, figli e nipoti di ogni età la accolgono con il tipico calore del Sud. Mangiano, cantano, suonano, e mangiano e mangiano ancora. Mariska chiede se la cena è finita dopo le linguine! Non c’è bisogno di rispondere. Le portate si susseguono sulla tavola fino a mezzanotte quando finalmente si brinda alla nascita di Gesù Bambino. Botti e fuochi d’artificio fuori dalla finestra. Un ultimo giro di dolci e si torna tutti a casa. Buon Natale, Merry Christmas, Joyeux Noel. Perché a Bari nessuno è straniero.
Maria Cristina Consiglio