Si è tenuta stamattina, nel foyer del teatro Petruzzelli, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Bari Antonio Decaro, dell’assessora regionale Loredana Capone, del presidente dell’Apulia Film Commission Maurizio Sciarra, la presentazione della decima edizione del Bari International Film Festival, che si terrà dal 27 aprile al 4 maggio prossimi.
Il direttore artistico del festival, Felice Laudadio, ha confermato la formula delle scorse edizioni, con il concorso delle opere italiane prime e seconde, il panorama internazionale, le lezioni di cinema, i laboratori, gli incontri con i protagonisti delle cinematografia italiana. Due gli eventi speciali: la proiezione della versione restaurata di Polvere di stelle, girato anche nel teatro Petruzzelli – che quest’anno festeggia i dieci anni dalla ricostruzione dopo l’incendio che lo distrusse nel 1991 – e la proiezione di un film che sembrava perduto di Roberto Roberti (padre di Sergo Leone, ndr), un film muto del 1926 intitolato Napoli che canta. Il film sarà musicato dal vivo dalla voce dell’attrice napoletana Lina Sastri, presente alla conferenza stampa e impegnata stasera in uno spettacolo proprio sul palco del Petruzzelli.
La retrospettiva di quest’anno sarà dedicata a Ennio Morricone, con la proiezione di 44 film di cui il maestro, che proprio oggi compie 90 anni, ha curato la colonna sonora. Un’altra retrospettiva sarà dedicata al tema dell’intolleranza (intitolata Intolerance dal titolo di un film del 1916 del regista David W. Griffith) che vedrà, nel restaurato teatro Margherita, la proiezione di 14 film stranieri che esplorano il tema dell’intolleranza e della violenza da vari punti di vista. Confermate le sezioni Cinema e Scienza, con la collaborazione del CNR, e Cinema e Medicina, a cura del Prof. Nicola Laforgia. Quest’anno si aggiunge una sezione dedicata al tema della tortura, in collaborazione con la cattedra di Diritto Internazionale dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Tre i laboratori confermati: scenografia, a cura dello scenografo Marco Dentici; costume, a cura della costumista Lia Morandini; regia e recitazione, a cura del drammaturgo, regista e attore Amedeo Fago. Allo studio l’organizzazione di un quarto laboratorio dedicato al cinema interattivo, con la collaborazione della Scuola Nazionale di Cinema del CSC.
Tra le novità di questa edizione, oltre all’utilizzo del teatro Margherita, da poco restaurato, per le conferenze stampa e gli incontri con i protagonisti del Bifest – oltre che per le proiezioni della retrospettiva Intolerance – l’uso del colonnato della Provincia, che ospiterà il laboratorio di scenografia e una mostra delle scenografie di Dentici, del Castello Angioino di Mola, per il laboratorio di regia e recitazione, e del teatro molese Van Westerhout, che vedrà l’allestimento dell’opera Pouilles. Le ceneri di Taranto dello stesso Fago.
Maria Cristina Consiglio