Maestri del teatro insieme sul palcoscenico. Umberto Orsini e Franco Branciaroli saranno il 1° e il 2 febbraio a Taranto (Teatro Fusco) e dal 3 al 6 febbraio a Bari (Teatro Piccinni) con il loro Pour un oui ou pour un non, commedia francese di Nathalie Sarraute con la regia di Pier Luigi Pizzi, che firma anche la traduzione dell’opera, per le stagioni teatrali del Comune di Taranto e del Comune di Bari organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del Novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità. Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Ogni “intonazione” può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta. Questo è il tema centrale di Pour un oui ou pour un non titolo che si può semplicemente tradurre con Per un sì o per un no ma che in realtà significa molto di più e che nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare. Per un sì o per un noè quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca lacerazioni profonde, ferite insanabili. La prosa della Sarraute, nella sua complessità, è un banco di prova per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini che si ritrovano sulla scena dopo tanti anni per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede.