“Un giudice ragazzino”: presentato a Bari il cortometraggio di Pierluigi Glionna

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È stato presentato questa mattina al Cineporto di Bari, il cortometraggio “Un giudice ragazzino” di Pierluigi Glionna. Tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Renna, il film breve è stato sceneggiato da Marika A. Carolla, con protagonisti Lorenzo Carulli (il piccolo Rosario), Domenico Panarello Francesca Baccega.

 

 

Il cortometraggio evoca la figura del giudice Rosario Livatino di cui si è concluso da poco il percorso diocesano di beatificazione, ucciso dalla Stidda agrigentina il 21 settembre 1990 di cui Papa Francescoricorda: “quando Rosario fu ucciso dalla mafia non lo conosceva nessuno (…) si occupava di sequestri e confische dei beni (..) con grande professionalità e con risultati concreti: per questo la mafia decise di eliminarlo”.

All’incontro, oltre al regista e il cast, sono intervenuti: la sceneggiatrice Marika Carolla, l’autore del romanzo Salvatore Renna, il giovane protagonista Lorenzo CarulliLoredana Capone, assessore alla cultura e al turismo della Regione Puglia, Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission, e Antonio Parente, direttore generale di Apulia Film Commission.

“Sono contenta che un regista così giovane si sia interessato a questi argomenti fondamentali per la società civile – ha commentato l’assessore Loredana Capone-. Siamo spesso abituati a vedere gli eroi delle istituzioni lontani dalla nostra esistenza. E invece partendo dalla storia del piccolo protagonista il regista ha conferito un lato umanitario all’intera vicenda. È questo un modo di trasmettere le emozioni e non c’è niente che riesca a farlo più del cinema che parla alle persone e fornisce suggestioni attraverso l’ambiente, il luogo il paesaggio”.

“Il giudice ragazzino” è stato girato tra Puglia e Basilicata, luoghi del cuore del regista e del giovane protagonista, ed è stato realizzato con una produzione indipendente finanziata dal basso grazie al crowdfunding online, a sponsor locali e patrocinato dalla Roma Film Academy (frequentata dal regista e da gran parte delle maestranze del corto) e il sostegno di Regione Puglia.

“La Puglia sta investendo molto nel cinema e in opere come questa perché sempre più forte è l’esigenza di raccontare il sociale – ha affermato Simonetta Dellomonaco-. Attraverso il grande schermo si può creare intrattenimento ma si può anche costruire una coscienza collettiva”.

Il regista Pier Glionna, invece, ha dichiarato: “Un giudice ragazzino è un impegno civile e sociale, nato come romanzo illustrato e divenuto un cortometraggio, in cui tematiche attuali quali Giustizia, Mafia, Bullismo e Verità si intrecciano intorno al protagonista, il piccolo Rosario, che di tali temi non ne conosce nemmeno il significato. Il cortometraggio, oltre a tentare i vari festival del corto, vorrebbe essere successivamente presentato in molte scuole d’Italia, per poter portare tra i banchi di scuola messaggi di giustizia, legalità rispetto per l’umanità e la dignità, spesso dimenticati, che partono proprio da noi ragazzi di una nuova generazione che, con questo impegno morale, hanno deciso di trasferire quale segno tangibile di una cultura civica, morale, intellettuale cinematografica, questo nostro dovere a sostegno dei più deboli”.

Il film breve, ambientato negli Anni ‘90, racconta del piccolo Rosario che vive in Sicilia insieme al papà Giordano, architetto che lavora al progetto del ponte sullo stretto di Messina e alla mamma Maria. La vita del giovane protagonista si intreccia alle vicende dei piccoli e grandi soprusi, che spaziano dal bullismo all’estorsione mafiosa, dalle minacce alle violenze, tutte realtà difficili con le quali con cui Rosario si confronta e si misura guidato dal filo conduttore dell’intera vicenda che è la Giustizia evocata da Giordano sulla stele del Giudice Rosario Livatino, “martire della giustizia”, e che risuonerà nelle scelte di vita del protagonista da adulto.

“Un giudice ragazzino” richiama valori quali la giustizia, la legalità, la cittadinanza attiva e responsabile, e regala emozioni suggerendo riflessioni valide per ogni stagione della Storia, un piccolo gioiello destinato a lasciare il segno nelle coscienze di grandi e piccini. Il ricordo va alle tante vite spezzate dei testimoni della giustizia che non sono morti invano ma sono “semi” destinati a portare frutti duraturi e rigogliosi di valori intramontabili. La prima proiezione del cortometraggio “Un giudice ragazzino” è prevista per domenica 22 alle 16 al Cineteatro Buccomino di Spinazzola (ingresso libero).

Redazione

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