ll flautista Patrick Gallois accompagnato dalla pianista Irina Zaharenkova ieri, 6 novembre, in concerto per la stagione concertistica 2017 presso il Teatro Petruzzelli.
Un pubblico entusiasta accompagna l’ingresso del flautista che con la pianista estone, una delle più interessanti della sua generazione, esegue la Fantaisie Pastorale Hongroise, op. 26 di Franz Doppler evidenziando l’elevato virtuosismo della Fantasia.
Segue la Sonata Undine per flauto e pianoforte, op. 167 di Carl Reinecke, scritta nel 1882, in cui gli esecutori calano gli spettatori nelle suggestioni tratte dal folklore che ebbe parte importante nell’immaginario collettivo all’inizio del Novecento. Prende così forma il guizzare veloce e magico della ninfa acquatica tipica del folklore tedesco.
Si prosegue poi con Cinq piecès étranges, per flauto e pianoforte del compositore Jacques Desbrière appositamente composte dal compositore francese per Patrick Gallois nel 1987 su sua richiesta in seguito ad un incontro ad un festival parigino.
Il duo prosegue con la Sonata per flauto e pianoforte, FP 164 di Francis Poulenc. Ognuno dei tre movimenti del lavoro è fluente e grazioso in modi diversi. Nel primo movimento, Allegro malincolico, il suono dolce di Gallois ci accompagna con sottile velo di tristezza mentre, il secondo, si presenta come una cantilena sognante ed il terzo, Presto giocoso, ci regala un buon umore rilassato. Nell’esecuzione di Gallois e della pianista Zaharenkova assistiamo alla perfetta fusione dei timbri dei due strumenti in un gioco piacevole di calma e leggerezza, unita a momenti di vivacità virtuosistica che rendono questa composizione una perla all’interno della letteratura sonatistica scritta per flauto e pianoforte.
Il programma termina con la Fantaisie brillante sur “Carmen”, Opéra en quatre actes de Georges Bizet scritta da François Borne, l’unica composizione arrivata fino a noi delle molte che Borne compose per il flauto. Diverse variazioni molto fresche ma soprattutto dinamiche e furiose sui temi popolari. In questa Fantasia Gallois mette in risalto sia gli aspetti tecnici che quelli musicali dell’esecuzione mostrando agilità e virtuosismo.
Un pubblico in visibilio accompagna l’uscita e dal palco dell’artista con un lunghissimo, e meritatissimo, applauso e i musicisti ringraziano concedono un bis: Meditation di Massenet che ancora una volta rapisce gli ascoltatori.
Angela Didonna