Miglior cantautore italiano della sua generazione, Vinicio Capossela sarà il secondo Evento Straordinario della 78ª Stagione della Camerata Musicale Barese., dopo quello di Notti di Stelle con Stefano Bollani.
Appuntamento domenica 13 ottobre al Teatro Petruzzelli, in esclusiva regionale.
Capossela è un menestrello onnivoro e globale, che ha assorbito suoni e culture di ogni angolo del mondo. Partito con ballate intimiste da piano bar e confessioni alcoliche alla Waits, ha arricchito il suo repertorio – letterario, oltre che musicale – di un’umanità chiassosa e colorata.
Il cantautore porterà sul palcoscenico il suo nuovo lavoro “Ballate per uomini e bestie”: «Un disco semipagano e quasi cristologico dove denunzia le nuove pestilenze via web e l’incapacità dell’uomo di amare il prossimo».
Un’opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. In un’epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi mettendo in mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache dell’oggi.
Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della “ballata”, come occasione di pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà, l’esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i brani non mancano poi canzoni ispirate alla grande letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e
John Keats. Scritto, composto e prodotto dallo stesso cantautore, “Ballate per uomini e bestie” è stato registrato nell’arco di due anni tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio, e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White,
Georgos Xylouris e l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.
Nato in Germania nel 1965 da genitori di origine irpina viene chiamato Vinicio come omaggio ad un celebre fisarmonicista. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell’Emilia Romagna, fino ad essere notato e lanciato da Francesco Guccini. Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento Capossela ha scritto anche un libro, “Non si muore tutte le mattine” uscito nel marzo 2004. Il suo album d’esordio, All’una e trentacinque circa, del 1990, si aggiudica la Targa Tenco fra le opere prime e nel 1996 esce Il Ballo di San Vito (l’album della svolta) definito dallo stesso Vinicio non un disco, ma una vicenda. Nel 2003 Capossela ha pubblicato la raccolta L’indispensabile, con una reinterpretazione di Si è spento il sole di Adriano Celentano mentre nel 2006 pubblica l’album Ovunque Proteggi: il chitarrista è ancora Marc Ribot, collaboratore abituale di Tom Waits. Accanto ai progetti discografici Capossela lavora anche a progetti inediti, come quello realizzato nel 2007 con il violoncellista Mario Brunello in occasione del “Genio Fiorentino” e dedicato alle “Rime” di Michelangelo intitolato Fuggite, amanti, amor. Radio, scrittura, cinema, sono spesso confluiti nel percorso artistico di Capossela, segno distintivo di un artista che da sempre non considera ma, anzi, travalica le barriere esistenti tra le diverse arti.
Nel 2013 debutta come produttore per il disco “Primo Ballo” della Banda della Posta, un album di musiche per sposalizi con cui si esibisce in un tour di più di cinquanta date. Sul tema dello sposalizio, inoltre, incentra la prima edizione del Calitri Sponz Fest (2013), un festival da lui ideato e di cui è tutt’ora direttore artistico, Festival giunto alla sua settima edizione e che può contare quest’anno sul gemellaggio con la città di Matera in occasione della sua nomina a Capitale Europea della Cultura 2019. Il 2017 si conclude con l’assegnazione del prestigioso Premio Tenco, riconoscimento che il Club tributa alla carriera dell’artista, mentre nel 2018 entrano nel vivo le registrazioni del suo nuovo lavoro proprio quello che sarà sulla scena del Teatro Petruzzelli.
Biglietti già in vendita presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it e presso il Botteghino del Teatro Petruzzelli.
redazione