Si è concluso a Bari il X Congresso Regionale della Fnp Cisl Puglia con la partecipazione del Segretario Generale della USR Puglia Daniela Fumarola e le conclusioni del Segretario Nazionale Gigi Bonfanti. E’ Vitantonio Taddeo il Segretario Generale Regionale dei pensionati Fnp Cisl, riconfermato dagli 81 delegati del Consiglio Generale della Federazione che in Puglia conta 100 mila pensionati. Taddeo eletto all’unanimità sarà affiancato da una segreteria composta dai segretari Franco Russo, Remo Barbi e Domenica Spedicati.
Alla prima delle due giornate congressuali sono intervenuti Patrizia Volponi Segretario Nazionale FNP Cisl e Daniela Fumarola, segretario generale della Cisl Puglia e Basilicata. La relazione del Segretario Generale Vitantonio Taddeo ha posto l’accento sulla “questione povertà” un “dramma sociale –ha detto – esploso in questi anni in maniera spaventosa. In Puglia 3 persone su 10 sono a rischio povertà. Quasi la metà dei residenti al Sud e nelle isole (46,4%) è a rischio povertà o esclusione sociale contro il 24% del Centro e il 17,4% del Nord. Inoltre si rilevano livelli di grave deprivazione materiale più che doppi rispetto alla media italiana, soprattutto in Sicilia e in Puglia. La FNP per sua natura sviluppa la sua azione verso ambiti di intervento trasversale ed è la Federazione che si caratterizza più delle altre per una maggiore sensibilità confederale, sia per la eterogeneità dei soggetti che associa, sia per i problemi di cui si occupa, in particolare la salute e i servizi socio-sanitari, l’inserimento, l’inclusione e i servizi sociali, l’assistenza, le condizioni economiche e sociali. Riassumendo, si occupa del benessere della persona.
La relazione di Taddeo, ha affrontato varie questioni, dai giovani, al lavoro, la previdenza, il fisco, le donne e il mezzogiorno. Sono i giovani i nuovi poveri. Un milione di ragazzi sotto i 35 anni sono disoccupati. Altri passano la vita saltando da un lavoro saltuario all’altro, spesso senza tutele. A questi dobbiamo aggiungere due milioni di Neet, coloro che non cercano un impiego né studiano. All’estero i nostri giovani sono una risorsa, da noi sono considerati un peso. Secondo gli ultimi dati del Censis, le nuove generazioni sono più povere dei loro padri, mediamente hanno un reddito inferiore del 15 per cento rispetto al resto della popolazione e del 26 per cento rispetto a quello che avevano nel 1991 i loro coetanei. Sono i giovani i nuovi proletari senza prole del Paese.
La Puglia è sempre più vecchia! Infatti, meno bambini significa più anziani. Nel 2031 in Puglia, secondo le proiezioni demografiche del Censis, il numero dei minori si ridurrà di 116mila unità (-6,8 per cento), mentre gli anziani saranno 241mila in più (+28,3 per cento). Il trend è inequivocabile e la Puglia continuerà a perdere giovani in misura maggiore rispetto al resto del Paese.
“Come CISL, come FNP- ha concluso Taddeo – l’ impegno è, e sarà sempre più rivolto all’ascolto dei cittadini e a percepire gli umori senza farsi distrarre da vicende, che niente hanno a che fare con i problemi della gente.”
La seconda giornata è stata caratterizzata dalla tavola rotondamoderata dal giornalista Mauro De Nigris, durante la quale è stato presentato lo studio del Prof Alberto Fornasari Docente UNIBA su “Il proselitismo sindacale tra competenze, strumenti, difficoltà e strategie inclusive. Uno studio di caso pugliese”.
“Il proselitismo nel sindacato, tra competenze, strumenti, difficoltà e strategie inclusive”.
Interessanti gli spunti dell’analisi compiuta da Fornasari, che ha intervistato online 500 persone, tra cui 250 iscritti al sindacato. Dallo studio è emerso che il proselitismo, ossia la necessità di aumentare il numero di iscritti, rappresenta una importante sfida e che, pur apprezzando il lavoro svolto dal sindacato, emerge una certa difficoltà nel dar voce ad alcune istanze, soprattutto quelle dei giovani e dei precari. Da aumentare, perciò, soprattutto la formazione all’interno e le competenze dal punto di vista della comunicazione digitale.
Durante il dibattito, si sono espressi sulla stessa lunghezza d’onda anche Daniela Fumarola, segretario generale della Cisl Puglia e Basilicata e Ermenegildo Bonfanti, segretario nazionale FNP Cisl. La prima ha però ricordato il gran lavoro già effettuato dalla Cisl sul fronte formazione, mentre Bonfanti ha posto l’accento sull’importanza del “sindacato di prossimità”, ossia alla necessità della vicinanza dei rappresentanti sindacali agli anziani che troppo spesso vivono il dramma della solitudine.
A seguire il dibattito e gli interventi del Segretario Generale USR CISL Puglia e le conclusioni del Segretario Generale FNP Cisl Nazionale Ermenegildo Bonfanti, che ai giornalisti che gli hanno chiesto se i giovani sono i nuovi poveri ha risposto : I giovani sono i veri poveri perché in questo paese nn c’è più lavoro, ma io sono fuori dal coro. Perchè non c’è lavoro?. Se noi immaginiamo un’Italia del futuro con il lavoro come lo abbiamo vissuto noi, immaginiamo qualcosa che non esisterà più. C’è un settore oggi considerato in perdita che è quello del sociale ed è grande fonte di lavoro. Siamo un paese che affida i propri cari ad estranei se dovessimo iniziare a regaionare a come si accudisce un anziano, ci si occupa di un bambini, i non autosufficienti e capissimo che non occorrono le badanti, gente non professionalizzante ma che invece anche il settore de sociale crea occupazione e lavoro.,da qui può ripartire il paese.
di Antonio Carbonara