Prodotto da Arealive con il contributo di Puglia Sounds, “Col Sud a Tracolla” è il nuovo album di Vito Signorile, un ritorno al canto popolare d’autore in cui l’attore, regista e cantore rende omaggio a Matteo Salvatore, Otello Profazio, Enzo del Re, Silvano Spadaccino e Pietro Basentini, tutti grandi amici e compagni di ricerca di Signorile. Accanto a queste reinterpretazioni, il disco presenta una serie di composizioni firmate dallo stesso Signorile e alcuni brani scritti da Giuseppe De Trizio e Davide Ceddia.
Col Sud a Tracolla” si avvale anche della collaborazione di un gruppo di grande musicisti, fra cui Giuseppe De Trizio (arrangiamenti e chitarra), Adolfo La Volpe (chitarre, oud), Giovanni Chiapparino (fisarmonica), Francesco De Palma (percussioni), Sarita Schena (voce nonché ospite speciale per i brani “Ruzzulane” e “Pe nun murì se canda”). L’album è innanzitutto un ricordo vivido e appassionato di quei grandi autori che spesso sono stati ospiti del Teatro Abeliano con i loro concerti, una collezione di autentiche “istantanee” dell’anima popolare del Sud, fatto di rabbia, allegria, amori, proteste, spesso volte a mascherare atroci povertà e profonde solitudini. In tempi di quaresima culturale, Vito Signorile ha cercato i canti del riposo, le villanelle, le serenate e gli stornelli, i canti e le filastrocche che si perdono nella notte dei tempi. “Col Sud a Tracolla” è un album che canta i sogni e le illusioni di una terra, ma anche l’allegria e la satira pungente di un grande popolo.
Vito Signorile è attore, regista, studioso e interprete di canti e tradizioni popolari, che ora torna dopo diversi anni in sala di incisione con nuove canzoni e nuovi omaggi. A lui è legata la pubblicazione del vinile inserito nel libro-disco “Bevete Puglia”, curato dal compianto Giuseppe Schito, opera nata da una ricerca sui canti del vino e di antiche serenate pugliesi. Proprio quel disco portò alla proficua collaborazione con la Rai (Primo Nip – 1976/77- condotto da Sandro Merli), per una ricognizione del folk in tutte le regioni italiane e alla successiva amicizia con tantissimi grandi protagonisti del canto popolare italiano. Poi fu la volta del CD “Quando il lupo Dorme”, con la sua meticolosa ricerca su stornellate e canti dei bambini baresi (con insert di voci autentiche di bimbi che giocano per strada e anziani narratori intervistati nei vicoli di Bari vecchia negli anni 1965-66). Il palcoscenico e le innumerevoli repliche di spettacoli e concerti dal vivo non hanno mai placato la fame di conoscenza e di sperimentazione di Signorile, che ha curato la traduzione in dialetto barese di grandi classici del pop internazionale e le edizioni di classici della letteratura come “Il piccolo principe” e “Pinocchio” per le edizioni Gelsorosso. È inoltre autore di libri come “Ragù” e “Ce se mange iòsce Madònne ce ccròsce”, sempre per edizioni Gelsorosso, che hanno fermato importanti momenti del costume e della tradizione orale del popolo barese.