L’apertura dell’Unione Europea alla possibilità di reimpianto di nuovi uliveti resistenti nell’area affetta da Xylella fastidiosa è una risposta all’impegno nella sperimentazione per dare un futuro agli olivicoltori che ormai da tre anni sono senza reddito. E il segnale di apertura va sostenuto facendo pressing concreto e serio sull’Ue, fino alla decisione definitiva attesa a marzo”.
Lo ha detto – secondo quanto reso noto in un comunicato – il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, a Presicce (Lecce). A Presicce, presso Masseria del Feudo, Moncalvo è stato “testimone dei progressi del progetto di ricerca, sintomo di una voglia di riscatto e di recuperare un giusto rapporto con l’ambiente e il territorio da parte del popolo salentino. In un campo sperimentale di 12 ettari – è specificato nel comunicato della Coldiretti – sono stati innestati 1.000 ulivi secolari con 250 varietà, di cui 220 italiane (moltissime Dop) e 70 delle quali pugliesi e salentine, per un totale di circa cinquemila innesti”.
Fonte Ansa
di Antonio Carbonara