XYLELLA, FITTO: “A CHI SALE SUI TRATTORI DOPO AVER DISTRUTTO AGRICOLTURA, RISPONDEREMO CON COMPETENZA E SERIETA’ PER RISOLLEVARE IL SETTORE”
Dichiarazione del candidato presidente del centrodestra, on. Raffaele Fitto, che oggi ha effettuato un sopralluogo in un campo di ulivi colpiti da Xylella, assieme al vice presidente di Forza Italia, l’on. Antonio Tajani, e al commissario regionale di Fi, l’on. Mauro D’Attis.
“Se prendiamo il bollettino ufficiale della Regione Puglia del giugno 2015 e lo confrontiamo con quello attuale, abbiamo la dimostrazione plastica, basata su dati concreti e ufficiali, che ci siano delle responsabilità precise sul disastro della Xylella. La fotografia è questa: nelle cartine del 2015, si vede con chiarezza che c’era un focolaio ad Oria circoscritto; oggi, invece, abbiamo la Xylella che imperversa, incontrastata, fino a Monopoli e Fasano.
Non sono stato io, nel 2015, a dire che avrei fermato la Xylella ?in 100 giorni… e non sono stato certamente io ad affrontare il problema in questi 5 anni, mettendo sul palcoscenico gli stregoni e mettendo alla porta gli scienziati.
In questa campagna elettorale, per?, non ci limitiamo alla critica, ma presentiamo anche alle soluzioni. La Puglia è l’ultima Regione d’Italia per spesa del Psr con 1 miliardo e 600 milioni di euro non spesi e con una programmazione ferma al 33% della dotazione complessiva. E quel poco che è stato impegnato, ovvero il 33%, è bloccato perché la Regione Puglia ha sbagliato a redigere i bandi e ci sono i ricorsi amministrativi. Come possiamo risalire la china, nella Regione che ha fatto peggio in Agricoltura, pur essendo capofila nel settore in sede di Conferenza Stato-Regioni? Andando dal commissario Ue per confrontarci non solo per sfruttare la flessibilità maggiore concessa dall’Ue a seguito della pandemia, ma anche beneficiando della proroga della rendicontazione (che ci consentirà di programmare le risorse senza l’ansia dei termini imminenti). Adesso, siamo anche alla vigilia della nuova programmazione del Psr e noi lavoreremo sia per ristorare chi ha subito danni ingenti sia per immaginare l’introduzione di nuove colture.
C’è tanto lavoro da fare e ce ne faremo carico con serietà. Noi non saliremo mai su un trattore perché abbiamo troppo rispetto di chi lo fa ogni giorno per lavoro. Ma ci rimboccheremo le maniche per disegnare una nuova prospettiva di sviluppo per la Puglia”.
Redazione